Lettera alle Fraternità OFS Liguria

Ai Ministri di Fraternità e Referenti
Ai Padri Assistenti
Ai fratelli e sorelle francescani della Liguria

Carissimi fratelli e sorelle pace e bene.

Vi scrivo, ancora nel corso della ‘Fase 2’ di questa terribile pandemia che ha sconvolto la vita di ognuno di noi, per il dolore che ha provocato nella sofferenza di tanti ammalati, per i tanti deceduti, per l’apprensione, per l’economia messa a dura prova, per i tanti fratelli e sorelle rimasti disoccupati e perché ha rivelato le tante fragilità e precarietà della nostra vita.

Ho sentito da molte parti la parola “ricominciamo”. Preferisco immaginare che non abbiamo mai smesso di vivere appieno e che il nostro cuore si è mosso e, pur stando a casa, ha camminato molto più di prima toccando tanti territori diversi e forse finora sconosciuti e credo che è lo Spirito Santo che può davvero, al di là della pandemia, farci ricominciare ogni giorno, ogni istante quando ci rimettiamo alla Sua volontà.

Carissimi in questo tempo di “lockdown” (cioè di confinamento) il Signore ci ha donato la Grazia di vivere un’esperienza seppur drammatica, ricca di profondità: ci siamo lasciati abbracciare dalla tenerezza del Padre, abbandonandoci a Lui, abbiamo fatto della nostra casa la chiesa e del nostro cuore il Tabernacolo, la preghiera ha perso tutti i rituali esteriori ed è diventata tempo profondo di adorazione e lode costante, abbiamo imparato quali sono le cose davvero importanti, ridato valore alle priorità e le relazioni sono diventate fitte di aiuto e costruttività; il Santo Padre Papa Francesco ci ha accompagnato ogni giorno, aprendoci le porte e soprattutto il cuore alla Celebrazione della Santa Messa in Santa Marta e per due volte ci ha impartito l’indulgenza plenaria.

I mezzi di comunicazione come la televisione, il computer, il cellulare ci hanno permesso non solo di parlarci ma anche di vederci e ci aiutano a raggiungerci tutti.

Attualmente abbiamo tre chat WhatsApp di condivisione con voi Ministri liguri con le quali silenziosamente giorno per giorno, ci siamo davvero incoraggiati, tenuti per mano, tutti insieme scambiandoci questo messaggio “il Signore è il nostro Pastore, con Lui non manchiamo di nulla, Lui è la nostra Speranza!”. Tante preghiere elevate al Cielo tutti insieme, in un unico coro, per pregare e chiedere al Signore la fine di questa calamità e sostegno per i sofferenti e i moribondi, per tutti noi e per l’Umanità intera.

Le Fraternità hanno, come potevano, continuato il loro servizio di volontariato, di aiuto ai bisognosi inventando anche nuove forme di aiuto; perfino la formazione, nel senso più stretto del termine, ha camminato via mail e via telefono. Tutti ci siamo reinventati nuove forme di incontro perché il cuore non può zittire l’amore per il Signore e i fratelli.

Lo Spirito Santo soffia e ci suggerisce nuove dinamiche e nuovi modi che hanno sempre al centro l’amore del Padre e del Figlio e la vicinanza ai fratelli.

Noi, fratelli e le sorelle del Consiglio regionale, ci incontriamo via web in videoconferenza. Numerosi impegni di famiglia francescana sono stati rimandati ma solamente rimandati, sia a livello regionale che nazionale.

Si sarebbe dovuto celebrare il Capitolo Nazionale proprio nei primi giorni di maggio a Camposampiero. Fortunatamente gli incontri in video conferenza con il Consiglio Nazionale e i Ministri regionali ci stanno permettendo di proseguire il fraterno cammino pre-capitolare.

Alzati, va’ a Ninive, la grande città“, sono le Parole rivolte dal Signore a Giona. Sono le stesse parole che ci stanno accompagnando nel cammino pre-capitolare nazionale e sono le stesse rivolte ad ognuno di noi. La frase si completa con: “e annuncia loro quanto ti dico.

Anche a noi fratelli e sorelle delle fraternità liguri sono rivolte queste parole. Che cosa ci chiede il Signore in questo tempo?

Come è maturata la nostra fede? Come possiamo stare fra la gente, oggi, andare ognuno nella propria Ninive e annunciare quanto il Signore chiede? Come possiamo far sì che le nostre fraternità vivano al loro interno una relazione più profonda un servizio davvero tangibile e svolto tutti insieme per amore del Signore e dei fratelli? Come possiamo proporre una formazione che trasformi e ci metta davanti scelte che ci lacerano sì il cuore, tanto difficili ma necessarie? una formazione che cammini con noi, con il nostro evolverci e non si fermi ma che ci rialzi quando cadiamo? Come esprimere una identità francescana che consista in uno stile di vita dell’esserci e non dell’apparire? Come diventare fratelli e sorelle che davvero sentano sulla pelle e nel cuore la responsabilità di appartenere ad una famiglia, dove tutti si sentano corresponsabili, non solo perché incaricati di un servizio, dove tutti hanno a cuore il prendersi cura gli uni degli altri, dove tutti possano camminare insieme con lo sguardo puntato nella stessa direzione?

Che cosa ci ha detto questa pandemia? Quali ferite ha lasciato e quali ha rimarginato?

Sono domande che spero ognuno rivolga a se stesso e ai fratelli della propria fraternità. Nessuno è come era prima di questa pandemia.

Tocca ad ognuno di noi ri-conoscere il fratello, il suo percorso, il suo cuore. Camminiamo tutti insieme cari fratelli e sorelle, senza lasciare nessuno indietro.

Carissimi, attualmente le Fraternità potranno incontrarsi solo nel rispetto della normativa governativa che sarà vigente fino al tempo deciso e tenendo conto dell’andamento della pandemia (attenzione alle modalità: luogo e spazi, durata dell’incontro e viaggio dei fratelli per raggiungere le sedi) e, anche noi, appena sarà possibile, come Consiglio Regionale, metteremo a calendario i Capitoli in scadenza e le varie visite fraterne e pastorali. Per agevolare la compilazione della relazione annuale che ogni Fraternità è tenuta ad inviare al Consiglio Superiore (vedi CCGG art. 51b) abbiamo preparato un modulo la cui facile compilazione e invio, sostituirà la presentazione della suddetta relazione. Chiediamo la restituzione del modulo entro il 30 Settembre 2020 alla Segreteria Regionale.

Domenica vivremo la Solennità della Pentecoste. Alleluia! Disponiamo i nostri cuore uniti in un unico coro al Signore chiedendo “Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la faccia della terra”.

Carissimi, a nome di tutti i Consiglieri la vicinanza, la preghiera e una grande fraterno abbraccio ad ognuno di voi, in Cristo nostro Signore.

Fiorella Patané [Ministro Regionale O.F.S. Liguria]

Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio concedi a noi miseri di fare, per tua grazia, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che ti piace, affinché interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signor nostro Gesù Cristo e a te, o Altissimo, giungere con l’aiuto della tua sola grazia. Tu che vivi e regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice Unità, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Per scaricare/leggere questo documento, cliccare il pulsante sottostante.

Santa Pasqua 2020

Lettera Ministro Generale OFS Internazionale

Roma, 12 marzo 2020

Prot. n. 3233

Carissimi fratelli e sorelle di tutto il mondo

Il Signore vi doni la sua pace!

Stiamo vivendo giorni e settimane straordinari che richiedono decisioni straordinarie e un atteggiamento straordinario.

Fino ad ora non sappiamo cosa ci sia nei piani di Dio e cosa possiamo apprendere da questa grave situazione, ma sono sicuro che Dio sta preparando per noi una grande sorpresa.

Da tutti gli angoli del mondo riceviamo notizie che ci aggiornano sull’epidemia del coronavirus e sul fatto che essa si sta diffondendo molto rapidamente. In alcune aree la situazione è davvero grave e preoccupante mentre in altre lo è meno in quanto esse ne sono ancora libere o ne sono state colpite in modo lieve.

Noi siamo francescani secolari che vivono nel mondo e quindi dobbiamo adempiere fedelmente i doveri legati alle diverse circostanze della nostra vita. (Cf. OFS Regola 10). Questo è oggi ancor più impegnativo in quanto ci viene richiesto di abbandonare molte delle nostre abitudini che ci danno sicurezza e di adattarci con attenzione alle nuove circostanze. La solidarietà e la vita fraterna assumono oggi un nuovo significato.

Per prima cosa invito tutti voi a unirvi alle mie preghiere per coloro che sono stati colpiti dall’epidemia, in particolare per le popolazioni di Italia, Cina e Corea del Sud, che per ora sono Paesi con il maggior numero di persone positive al virus, ma questa situazione sta cambiando quotidianamente ed iniziano ad essere seriamente colpiti anche altri paesi. Preghiamo per coloro che soffrono di questa malattia, per coloro che si prendono cura dei malati e per tutti perché abbiano la saggezza e la pazienza di comportarsi correttamente, sia fisicamente che spiritualmente, e perché siano in grado di sostenere questo peso che è sia materiale che mentale.

Vivere nel mondo ci chiama ad essere attenti a tutti coloro che vivono questa  situazione con maggior difficoltà in o a coloro che devono affrontare più rischi. Nelle nostre fraternità sono molti gli anziani, fratelli e sorelle, che necessitano di più assistenza fraterna e di maggior attenzioni. Vi chiedo di dedicarvi in particolare ai bisognosi. Dobbiamo essere più disciplinati poiché ognuno di noi ha una responsabilità personale ancora maggiore nei confronti dei nostri fratelli e del nostro prossimo. Sono sicuro che Dio ci sta offrendo l’opportunità di rafforzare la vita fraterna, anche se ora c’è una minor possibilità di avere degli incontri personali.

Le gravità delle misure decise dalle autorità ufficiali rendono palese che la situazione è giorno per giorno più critica. Alcune di queste misure come anche gli appelli che ci vengono dalle autorità, sia civili che ecclesiastiche, potrebbero sorprenderci o apparirci persino scioccanti. Tuttavia, dobbiamo credere che tutte sono mirate al bene comune e poiché non vi è alcuna autorità se non quella di Dio, (Rm. 13,1) noi dovremo rispettarle anche se a volte non è così semplice capirle. Dio provvede sempre al nostro bene spirituale e materiale.

Apriamo i nostri cuori per ascoltare ciò che il Signore intende dirci con questa prova. Possa Dio aiutarci tutti a comprendere quale, oggi, è il nostro dovere.

Il vostro ministro e fratello più piccolo,

Tibor Kauser [Ministro Generale O.F.S. Internazionale]

Per scaricare/leggere questo documento, cliccare il pulsante sottostante.

Lettera Ministro Generale OFS Internazionale

Quaresima 2020 – Messaggio Ministra OFS Italia

Milano, 12 marzo 2020

Ai francescani secolari d’Italia

Quaresima 2020 – Ecco ora il momento favorevole

Care sorelle e cari fratelli.


In questi giorni di distanza fisica e forzato distacco dalle attività ordinarie, per alcuni iniziato già da qualche tempo, vorrei condividere qualche riflessione.
Il pensiero va innanzitutto a coloro che abitano nelle zone da più tempo isolate, ma anche a tutti noi, chiamati a vivere una strana e particolare quaresima. Per una situazione assolutamente sorprendente, preoccupante ed insolita, siamo immersi in un contesto di isolamento, distacco e rinuncia come mai prima di ora. Approfittiamo di questa situazione particolarissima che ci troviamo a vivere, senza recriminazioni e, soprattutto, senza farci sopraffare dalla paura e dall’ansia. Rispettiamo con cura le prescrizioni che ci vengono richieste e cerchiamo di trarne il massimo beneficio, spirituale e non, per noi stessi e per gli altri. Come?

Ci aiuta il titolo della lettera pastorale dell’Arcivescovo di Milano di quest’anno che è assolutamente profetica: ‘la situazione è occasione’. Questa frase da tempo mi risuona nella mente e nel cuore per alcune situazioni che vivo personalmente ma, ora più che mai, mi è apparsa illuminante. Occasione, … per cosa?

Invece che pensare ai ‘senza’ pensiamo ai ‘come’.

Sì. Siamo senza messa, senza eucarestia, senza contatti, senza visite, senza la nostra quotidianità, senza incontri di fraternità o di amici, senza scuola, alcuni lavorano da casa, ma abbiamo pensato a quante opportunità ci offre un tempo di pausa, anche se forzata? Diciamo che la Quaresima è tempo di deserto, di conversione e di carità. Oggi ci è dato del TEMPO, e non abbiamo più scuse per fare silenzio, per trovare i momenti di preghiera e di intimità con Signore, ma anche per capire la qualità delle nostre relazioni. Non potendo vedere di persona alcuni parenti, fratelli, amici o colleghi sentiamo il bisogno di prendercene cura, per telefono o con altre modalità che la tecnologia mette oggi a nostro servizio? E come viviamo anche le relazioni familiari in una convivenza più stretta, magari forzata? È davvero l’occasione per riscoprire la bellezza di stare insieme a chi abita con noi, di pregare insieme, di ascoltarci; poi, magari, è l’occasione per telefonare a quei fratelli magari più anziani che non riusciamo mai a contattare, o alle persone più sole. Invece che recriminare per le privazioni del momento o sentirsi prigionieri, cerchiamo quali occasioni di bene si nascondono in questa lontananza o inattività forzata e quali opportunità ci offre questo ‘strano’ tempo presente.

Nella lettura del mercoledì delle ceneri (per gli ambrosiani di domenica 1 marzo) è stato proclamato il brano della lettera di san Paolo (2 Cor. 6: 1-2) che dice: “Ecco ora il momento favorevole“. Sembra inopportuna questa parola, ha affermato il vescovo di Milano, in questi giorni di malumore e paura. Invece ci porta a essere uniti nella lotta contro il male e a usare il tempo – che sembra non bastare mai nella vita ‘normale’ – per fare del bene, per pensare, pregare, studiare, incoraggiare e per dire parole costruttive.

Incoraggiati dalle parole di Mons. Delpini, consideriamo che abbiamo tempo per fare un po’ di deserto in questo tempo quaresimale, di tornare davvero all’essenziale. È il momento di portare, con i vari mezzi che abbiamo, fiducia, speranza, conforto e un sorriso a chi soffre, a chi ha più timore, a chi si sente recluso o dimenticato, a chi cerca un po’ di attenzione. Non è questo un modo concreto per abitare le distanze e per vivere quella prossimità di cui abbiamo tanto parlato?

Non serve la presenza fisica. Ora è il tempo favorevole, anche se con modalità insolite. Combattiamo la depressione e il senso di disperazione, facendoci prossimo alle persone più sole, a coloro che non abbiamo mai il tempo o il modo di sentire o visitare. In modo del tutto inusuale, possiamo coltivare con maggiore calma le relazioni con alcuni fratelli e alcuni familiari che spesso trascuriamo. In comunione, attraverso il potente canale della preghiera, e cercando di prenderci cura delle persone più anziane e fragili che sono più a rischio di contagio, facendole sentire importanti e non come potenziali malati. Questo è il momento della cura per noi stessi, per le relazioni familiari, e per le relazioni in generale, ‘costretti’ ad una convivenza che magari desideravamo da tempo e che forse stiamo sprecando per l’ansia e il malumore per la coabitazione forzata.

Indotti, per le necessarie rinunce, a una dimensione penitenziale, possiamo anche approfittare dell’occasione favorevole per vivere anche la dimensione della carità, nonostante i ‘senza’. Come?

Lancio due semplici proposte, cogliendo alcuni buoni suggerimenti che mi sono giunti.

Intanto ciascuno può mettere in atto iniziative per le persone anziane che è bene non escano di casa – anziani del nostro condominio, del nostro quartiere, della parrocchia, della fraternità ecc.-, magari andando a fare la spesa per loro o per procurare i medicinali di cui hanno bisogno, dedicando loro un po’ di attenzione e una parola di conforto.

Inoltre, condividendo con la Gi.Fra l’iniziativa, attiviamo una raccolta fondi per l’attuale emergenza sanitaria, tramite il conto corrente ‘pietra su pietra‘, in aiuto ad alcune strutture ospedaliere che individueremo o per far fronte alle situazioni critiche che ci verranno segnalate (basta indicare causale: Liberalità per Emergenza Coronavirus. Ricordo l’IBAN: IT 03 P02008 05008 00010 4444643).

Il virus non può uccidere la speranza, la pace, la fede. Buoni ‘integratori’ alle regole che ci sono state date (stare a casa), perché il virus non faccia più danni di quelli che già fa, sono la preghiera e il buon umore!! Coraggio.

Vi abbraccio fraternamente e vi affido alla misericordia del Padre.

Paola Braggion [Ministro Nazionale O.F.S. Italia]

Per scaricare/leggere questo documento, cliccare il pulsante sottostante.

Lettera Ministra OFS Italia (Quaresima 2020)

Lettera alle Fraternità OFS Liguria (Decreti Virus COVID-19)

Ai Ministri di Fraternità
Ai Padri Assistenti
Ai fratelli e sorelle francescani della Liguria

Carissimi fratelli e sorelle pace e bene.

Come da disposizioni adottate dal Governo (DPCM 8/3/2020) e dalla Conferenza Episcopale Italiana (decreto medesima data) e, per la Liguria, ribadite dalla Conferenza Episcopale Ligure, l’Ordine Francescano Secolare della Liguria si attiene alle misure indicate per il contenimento del contagio da coronavirus e pertanto vengono sospesi gli incontri di fraternità, zonali e regionali e qualunque assembramento possiamo causare.

Sono misure drastiche ma necessarie e confidiamo che ognuno di voi le adotti con serenità, non solo per il bene proprio ma per quello dei fratelli e per contenere e fermare il contagio.

Siamo chiamati a vivere questo tempo di Quaresima in silenzio, in preghiera, nella meditazione della Parola, nell’Adorazione personale. È un tempo di grande raccoglimento per ognuno di noi, dove possiamo davvero fare “il punto” sulla nostra situazione di vita, sul nostro rapporto con i nostri cari, con i vicini, con gli amici, con i fratelli e sorelle di fraternità.

È un tempo che ci interroga anche sulle nostre responsabilità come terziari per la Professione che ci siamo impegnati a vivere: lo stile della mia vita è francescano? il mio ruolo è attivo nella mia fraternità o vivo la Fraternità e gli incontri come fossero un optional per riempire le giornate vuote? Chiedo mai al Consiglio: cosa posso fare? O propongo loro una scelta comunitaria? La mia fraternità mi sta a cuore? I miei fratelli sono la mia famiglia? In questa situazione come posso aiutare i miei fratelli in difficoltà? Questo tempo di contagio cosa suggerisce al mio cuore?

E così anche nel nostro rapporto con il Signore: quanto della mia fede si appiglia a rituali spesso detti solo con le labbra o quanto la mia fede vive di amore in Cristo, per Cristo e con Cristo. Dov’è il mio cuore?

È tempo di relazione, cari fratelli e sorelle e sembra un contrasto proprio ora, dove la distanza minima è un metro o più. Ma il cuore è vicino! È tempo di ridare valore, di impegno e non di passività, di accettazione e non di rinuncia, di amore e non di contrasto, di bellezza e non di paura, di ringraziamento, tanto ringraziamento.

Questa emergenza finirà, forse tutto tornerà come prima. Noi preghiamo lo Spirito Santo che cambi il nostro cuore e che proprio da questa esperienza possa nascere una nuova conversione del cuore, che le braccia di ogni uomo si alzino dalla Terra in un inno di lode e ringraziamento al Signore e abbraccino ogni fratello.

Vi siamo vicini con l’amore e la preghiera e vi preghiamo di segnalarci i vostri casi di necessità e difficoltà e ci impegneremo per risolverle.

A nome del Consiglio Regionale O.F.S. della Liguria
Fiorella Patané [Ministro Regionale O.F.S. Liguria]

Per scaricare/leggere questo documento, cliccare il pulsante sottostante.

Lettera a OFS Liguria (Decreti Virus COVID-19)

Lettera alle Fraternità OFS Liguria

Carissimi fratelli e sorelle,

Csento nel cuore il desiderio forte di esprimere la mia vicinanza ad ognuno di voi in questo momento così difficile. Ci sono terziari, genitori separati da figli nelle zone “rosse”, fratelli e sorelle che non possono partecipare alla santa Messa, noi tutti impediti ad incontrarci e a non fare assembramenti. Molte celebrazioni e ritiri quaresimali sono stati annullati e anche a livello nazionale è stata annullata l’assemblea che doveva precedere il Capitolo O.F.S.di Maggio. Ci viene chiesto dai nostri Governanti e dalla nostra santa Madre Chiesa di osservare taluni comportamenti che diventano cura e rispetto non solo per la nostra salute ma anche per quella dei fratelli vicini. Cosa possiamo vedere con gli occhi della fede in questo tempo di Quaresima e di corona virus? La Regola e la forma di vita francescana ce lo dicono chiaramente:

Ritornare al Signore, con tutto il cuore e con tutto noi stessi, facendoci una vita semplice, sincera, ritornando a ricostruire quei rapporti forse dati per scontati, per riscoprirne la bellezza proprio ora che siamo impediti a viverli e sbarazzandoci davvero di quei pesi inutili che non ci permettono di alzare gli occhi al Cielo, ritornando a dare le giuste priorità, a riconsiderare le nostre scelte di vita, quelle importanti, per dire ancora sì o rivederle e migliorarle. Io credo che il Signore voglia dirci proprio questo: che ci ama e non ci lascia e che desidera da noi che gustiamo la vita che ci ha dato nel Suo Bene, nel Suo Amore, nella Sua Grazia e soprattutto nella Sua Provvidenza e Misericordia che come Padre non  cessa mai di elargire a tutti noi per sovvenire ai nostri bisogni. Dicono, ma non è accertato, che questo virus non sopporti il caldo: bene! Facciamogli vedere quanto caldi sono i nostri cuori nella vicinanza se non fisica anche telefonica e nell’aiuto concreto ai fratelli, quanto è caldo e si infiamma d’amore il nostro cuore quando prega e quanto brucia per le ingiustizie. Non cessano gli aiuti ai poveri, non cessa l’amore, la cura, la vita. Non diamo spazio al virus di cambiare il nostro cuore, non permettiamolo! Oggi 8 marzo il mio pensiero va a tutte le mamme, nonne, figlie, sorelle, amiche che sono in pena. Affidiamole e affidiamoci tutte a Maria, alla Donna piena di Grazia, Madre nostra per chiederLe di proteggerci e di aiutarci, di prenderci per mano e guidare noi e tutta l’Umanità al Suo dilettissimo figlio Gesù.

Vi abbraccio con davvero grande affetto. La Gioia, la Pace, l’Amore di Gesù siano con voi  e con voi rimangano sempre. Pace e bene.

Fiorella Patané [Ministro Regionale O.F.S. Liguria]

OFS Liguria: 17 gennaio, giornata di preghiera

Ai Ministri di Fraternità
Ai Padri Assistenti
Ai fratelli e sorelle francescani della Liguria

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo e San Francesco, pace e bene.

Da sempre tutta l’Umanità soffre per varie cause: la prima è sempre la povertà che ancora in molte parti del mondo è purtroppo una realtà quotidiana, oppure per perdita della vita in catastrofi ambientali alle quali ogni giorno ormai assistiamo e le guerre, “a pezzi”, come le definisce il Santo Padre Francesco, che feriscono profondamente le nazioni e straziano gli uomini riducendoli in ogni povertà. Nessun vince mai una guerra. L’unica vittoria è nell’amore, nella solidarietà, nella benevolenza gli uni con gli altri, senza distinzioni, tutti fratelli.

La guerra è frutto dell’odio, dell’egoismo, della prepotenza che non rispetta, non ama, non accoglie i propri fratelli. Siamo ancora troppo schiavi di ideologie che ci fanno dividere per motivi economici, religiosi, classi sociali e addirittura per il colore della pelle. È la lotta di sempre fra il Bene e il male.

Cari fratelli e sorelle, è indispensabile tornare al Signore e rivolgere a Lui la nostra vita perché sia il Suo Santo Spirito a riempire i nostri cuori, è necessario ritornare alla preghiera e al digiuno come il Signore Gesù ci indica: “certa specie di demoni si scaccia solo con la preghiera e col digiuno” (Matteo 17, 21).

Carissimi, la nostra fraternità dell’Ordine Francescano trova forza e la esprime nella fede e nella preghiera comunitaria e per questo sentiamo l’urgenza di impegnarci tutti insieme in una giornata di preghiera e digiuno per chiedere al Signore il bene della pace. Giornata da vivere ognuno nella propria casa coinvolgendo, ove possibile, la propria famiglia, i vicini e gli amici. Il digiuno è inteso a pane e acqua ma, per chi non potrà, sarà importante offrire una rinuncia di qualche cosa che ci lega particolarmente. Accostarsi al Sacramento della Riconciliazione e partecipare alla Santa Messa, facendola precedere da un tempo di adorazione, per quel giorno, sarà completamento alla nostra preghiera. Il giorno scelto è venerdì 17 gennaio 2020.

Vi preghiamo di dare massima diffusione ai fratelli e alle sorelle della vostra Fraternità e coinvolgere come detto, più persone possibili per questa iniziativa.

Grazie carissimi, confidiamo nella massima partecipazione e affidiamo al Signore noi stessi e tutti i nostri propositi. Dio ci benedica.

A nome del Consiglio Regionale O.F.S. della Liguria
Fiorella Patané [Ministro Regionale O.F.S. Liguria]

Per scaricare/leggere questo documento, cliccare il pulsante sottostante.

Giornata di digiuno e preghiera

Incontro formatori OFS Liguria

Ricordi di una giornata “speciale”

Il 27 ottobre 2019 a Genova si è svolto l’incontro regionale dei formatori liguri dell’OFS presieduto dalla ministra regionale Fiorella Patanè ed assistita dalle consiglieri relatrici Gabriella e Marina e dagli assistenti spirituali padre Stefano Lovato e padre Gianfranco Jacopi.

I lavori sono iniziati alle ore 10:00 dopo una calorosa accoglienza verso tutti i partecipanti e sono proseguiti al mattino sulla formazione degli iniziandi e dopo la Santa Messa c’è stato un momento di condivisione fraterna con varie prelibatezze. Alle ore 14:00 sono ripresi i lavori sulla formazione permanente anche questa seguita da numerosi interventi.

L’incipit ai lavori è stato introdotto da Fiorella sottolineando che la formazione implica la conversione dei cuori; la conversione è quotidiana infatti in ogni momento della nostra vita, caratterizzato dal libero arbitrio, si sceglie tra il bene e il male.

DISCERNERE: questo verbo è stato il perno attraverso il quale padre Stefano Lovato ha promosso la riflessione. Se non c’è discernimento la scelta del Bene è faticosa e dunque è importante impare a discernere.

Nei dizionari il significato di discernere significa avere la capacità di vedere chiaro con la vista e i cinque sensi e con l’intelletto.

Vivere nel mondo e stare dalla parte di Dio implica imparare a distinguere e a riconoscere il Bene dal male.

Prendiamo coscienza che nel nostro cuore alberga il Paraclito e satan. Satan è l’istanza demolitrice che ci denigra e ci accusa per rimanere impantanati nell’insicurezza e nella passività.

Il nostro essere è fatto così, ma da esseri liberi possiamo ascoltare il Paraclito o satan.

La rassicurazione di padre Lovato è stata confortante perché anche dopo aver detto “sì” a Gesù la difficoltà della scelta migliore intrappola, ma ci si può sempre risollevare, basta volerlo se diamo ascolto allo Spirito Santo.

Gli interventi sono stati molteplici ed interessanti, in sintesi:

La scelta non sempre è ovvia ed immediata perché la realtà non è sempre di facile interpretazione.

Per rimanere ancorati al Vero Bene, al Sommo Bene, chiediamoci spesso: “Io abito in Gesù?”.

Abitare il mondo restando sempre ancorati in Gesù.

Questa unione può darcela la preghiera assidua, il silenzio… l’incontro individuale con Dio è personale, è unico, è poesia, è amore, è gioia, è sazietà… non si può descrivere.

Restiamo vicini ai Sacramenti e partecipiamo assiduamente alla Liturgia.

La preghiera ci rende più forti nella fede, la Grazia di Dio illumina i nostri cuori e ci addita tutte le nostre fragilità e manchevolezze che altrimenti non vedremmo.

La relatrice, dopo aver sottolineato l’importanza della preghiera, ci porta a riflettere sul valore della relazione rispettosa e fraterna con tutti indistintamente, da sviluppare in modo concreto e genuino attraverso “il fare le cose insieme”. Non idealizziamo la fraternità come un luogo ove tutto va sempre bene, è impossibile ed è umano che ci siano diversità di vedute o malumori, l’importante non fare pettegolezzi, ma è opportuno imparare a dialogare apertamente per costruire insieme.

La figura del formatore non è colui che dispensa ricette miracolose bensì si mette in cammino con i fratelli e le sorelle per la quotidiana conversione del cuore, ma è importante avere un formatore che testimoni una fede salda e certa e un profondo amore per Gesù che attiri e coinvolga.

Per la formazione permanente nelle fraternità è un valido strumento avere l’abbonamento alla rivista FVS redatto dal Consiglio nazionale; ciò permette a tutte le fraternità di seguire un medesimo filo conduttore; il percorso formativo è triennale ed è iniziato lo scorso anno.

Ogni mese si riceve una traccia di formazione attraverso l’Ascolto della Parola, in Ascolto di Francesco e Chiara, la Chiesa insegna.

L’anno scorso si è affrontato il tema “Il Vangelo del desiderio”, quest’anno si affronta “Il Vangelo dell’incontro” e il prossimo anno quello di accorciare le distanze.

Infine, dopo ampia discussione sul tema è stato consegnato un questionario e che possiamo utilizzare anche nelle nostre fraternità.

Monito conclusivo:
– avere coscienza di poter fare di più;
– facciamo quel che possiamo;
– coraggio e senza paura perché anche i formatori sono in formazione continua.

Adriana Cigna [Fraternità O.F.S. Imperia Oneglia]

Capitolo elettivo Fraternità di Savona

Il sabato 28 settembre 2019, alla presenza della Ministra Regionale Fiorella e del segretario Roberto, si è svolto il Capitolo elettivo della fraternità OFS di Savona; è stata una mattinata di serena letizia francescana e per noi è stata una bella sorpresa la presenza anche di padre Gianfranco Jacopi, attuale assistente regionale, che era stato il nostro assistente in anni passati e che aveva accompagnato il nostro cammino guidando i nostri incontri e anche quelli zonali con le fraternità di Quiliano e Varazze.

La mattinata è iniziata con un momento di preghiera e con l’introduzione di padre Gianfranco che è stata molto significativa; infatti, ci ha ricordato come Francesco, parlando ai suoi frati, spiegava loro la differenza tra comunità e fraternità: la comunità è un’organizzazione perfetta dove ognuno svolge il proprio lavoro, la Fraternità è vivere insieme, volendoci bene come fratelli e tutto questo dobbiamo cercare di realizzare anche nelle nostre fraternità.

La presenza di Fiorella, con la sua solita dolcezza ci ha incoraggiati a realizzare questi nostri intenti, volendoci bene come fratelli, invitandoci a partecipare ai prossimi incontri a livello regionale che si svolgeranno a Genova.

Nell’invito rivoltoci da Fiorella a condividere a parlare e condividere un po’ delle nostre esperienze abbiamo tra l’altro scoperto la figura di una persona molto bella e solare, suor Rossella che ha scelto di vivere in solitudine nel Santuario di Santa Giulia, vicino a Dego; imitando un po’ la figura di san Francesco che cercava anche lui momenti di silenzio e preghiera nell’Eremo delle Carceri ad Assisi.

Suor Rossella ha anche chiesto di poter iniziare il cammino di preparazione per entrare a far parte dell’Ordine Francescano Secolare e questo è stato per noi un grande dono.

In letizia si sono poi svolte le elezioni del Consiglio di Fraternità; come Ministro è stato riconfermato il nostro caro Tito Ghione, come Vice Paolo Gambetta e come consiglieri Enzo Sabatini e Marisa Barisone.

Un canto di lode e ringraziamento al Signore ha concluso questo nostro incontro con la promessa di rincontrarci presto. Pace e Bene.

Marisa Barisone [Fraternità OFS di Savona]