Relazione Capitolo Regionale 21-10-2018

Nella sezione “Documenti > Relazioni” è disponibile la Relazione del Capitolo Regionale del 21 ottobre 2018 della Fraternità OFS della Liguria, a cura di Fiorella Patané (Ministra Regionale OFS).

Festa di San Francesco d’Assisi

In occasione della festività di San Francesco d’Assisi, riporto qui di seguito il messaggio della nostra Ministra Regionale OFS a tutte le Fraternità della Liguria.

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“Pace e bene” più che un saluto, una preghiera, una benedizione, un programma di vita per San Francesco. La pace e il bene che tutti ricercano, che tutti invocano. San Francesco era un profondo conoscitore dell’animo umano: gioiva con chi era nella gioia e piangeva con chi soffriva consolando e aiutando: amava. Le paure, le ansie, gli attaccamenti, tutto aveva lasciato al Signore e si fidava e affidava a Lui la sua vita, il suo futuro, tutto sé stesso.  Era diventato libero e viveva la vita appieno, non voleva perdere neanche un attimo di quella vita che il Signore gli aveva donato, perché voleva restituirla tutta a Lui e quella pace e bene che pregava per ognuno traevano origine e avevano compimento in Dio. “Mio Dio e mio Tutto”. Ecco cari fratelli l’augurio per tutti noi: pace e bene in noi e per i fratelli e con loro, da vivere in Cristo, con Cristo e per Cristo. Sia il nostro programma di vita!

Un caro abbraccio e buona santa Festa a voi e ai fratelli delle vostre care Fraternità.

Fiorella Patané [Ministro Regionale O.F.S. Liguria]

OFS Italia: Festa di San Francesco d’Assisi

In occasione della festività di San Francesco d’Assisi, riporto qui di seguito la lettera inviata a tutti i francescani secolari d’Italia da Paola Braggion, la nostra Ministra Nazionale.

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Siete stati edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. 21In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; 22in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito. (Efesini 2:20-22)

Ci avviciniamo nuovamente alla festa di san Francesco, nostra guida verso il Signore.

E proprio in questi giorni ho avuto la grazia di condividere una giornata con i fratelli e le sorelle di Camerino.

Tante macerie, tante pietre, tante case distrutte, tanti cuori feriti.

Mi torna in mente che Francesco ha cominciato la sua avventura spirituale e di vita proprio tra le pietre: mettendosi a ricostruire la chiesetta di san Damiano. Pietra su pietra.

Pietra su pietra, con piccoli gesti ma concreti desideriamo stare vicino alle persone colpite dal terribile sisma che ha sconvolto la vita di tanti fratelli, per poter vivere qualche momento di vicinanza, auspicando davvero ciò che a Camerino è scritto in un cartellone posto in una tenda: ‘anche qui torneranno i colori della primavera’.

Francesco ha subito un terremoto esistenziale all’inizio del suo percorso di conversione e, iniziando dalle pietre di San Damiano, ha costruito il suo edificio interiore , fino ad essere davvero tempio vivo dello Spirito.

Ci sono dei luoghi che vanno ricostruiti perché in quei luoghi è la nostra vita; ma tutti dobbiamo costruire l’edificio spirituale fondato sulla pietra angolare, sulla roccia della nostra salvezza. Che è Cristo Signore.

Un’altra Parola, che la liturgia mi ha donato in quest’ultimo periodo, mi risuona nel cuore:

1Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell’ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza, 2come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, 3se davvero avete gustato che il Signore è buono.
4Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 5anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. 6Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso».
7Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, 8pietra d’inciampo e sasso di ostacolo».

La pietra scartata è il fondamento di tutta la nostra vita.

Pietre vive: sembra una contraddizione in termini.

La pietra è statica e pesante, come può essere viva? Solo se poggia sulla pietra che sorregge l’edificio e se si lascia . Noi siamo disposti a farci maneggiare, scolpire, sgrezzare tramite la Parola e una vita spirituale più intenza per ricostruire la Chiesa e per ritrovare un po’ di umanità?

Non si tratta solo di ascoltare il Vangelo, ma di mostrare, come Francesco, che Cristo è decisivo per la nostra vita , che siamo fondati su di Lui e davvero viviamo in Lui.

Penso con tremore e stupore che ognuno di noi è chiamato ad essere casa di Dio, tempio dello Spirito, madre di Cristo, quando lo accogliamo dentro di noi e quando lo rendiamo presente al mondo compiendo gesti di amore e di misericordia.

Essere chiamati a divenire il tempio di Dio significa guardare allo stile di Gesù, alla sua voce, al suo sguardo, alle relazioni che egli istaura con quanti incrociano il suo cammino, per apprendere da lui come stare in maniera autentica accanto ad ogni nostro fratello e sorella, capaci di generare intorno a noi prossimità e fraternità con quanti incontriamo, per rendere più umana la vita di tutti.

Lasciamoci abitare dal Signore, dal suo Spirito che è forza, sapienza, consolazione e speranza per essere pietre vive, annuncio di amore.

Pietre vive, pietra su pietra, in Cristo.

Buona e santa festa.

Paola Braggion [Ministro Nazionale O.F.S. Italia]

OFS Italia: lettera di sostegno al Papa

Qui di seguito riporto la lettera di sostegno e vicinanza che la nostra Ministra Nazionale, Paola Braggion, ha scritto e inviato a Papa Francesco a nome di tutto l’Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana d’Italia.

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Santità,

a seguito degli attacchi di cui Lei è stato oggetto in questi ultimi tempi, i fratelli e le sorelle dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia e della Gioventù Francescana d’Italia sentono il bisogno di esprimerLe la loro vicinanza e il loro affetto.

Tutti noi siamo consapevoli del delicato servizio a cui il Signore l’ha chiamata e la sua disponibilità a servirlo in questo momento storico, a rendere sempre di più la Chiesa segno visibile e testimone di amore e carità agli uomini e alle donne di buona volontà. Le fatiche e le resistenze che Lei sta incontrando nel servizio a cui la divina Provvidenza l’ha chiamata, sono il chiaro segnale che questa è la strada giusta. Infatti è la porta stretta del Vangelo, in cui cementiamo nel fuoco della carità e nelle prove della vita, la presenza ed il sostegno del Signore via, verità e vita.

Sono certa di interpretare i sentimenti di tutti i fratelli delle fraternità dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia e della Gioventù Francescana di Italia, nel dirLe che sentiamo di ringraziarLa per la testimonianza che sta donando a noi e alla Chiesa intera. Le assicuriamo un costante ricordo nella preghiera, l’obbedienza al magistero petrino che Lei rappresenta nel servizio che sta svolgendo per tutta la Chiesa e il nostro affettuoso, sincero e visibile sostegno.

Per questo motivo ho invitato tutti i francescani secolari e i giovani della Gi.Fra, molti dei quali saranno presenti all’udienza generale del 31-10-18, ad un momento particolare di preghiera per Lei nel giorno della festa di San Francesco d’Assisi, nostra guida verso il Signore e modello di obbedienza al Papa e di amore profondo per tutta la Chiesa.

Santo Padre, nell’anno del 40° anniversario della nostra Regola, Le chiediamo la Sua benedizione affinché possiamo ogni giorno rispondere sempre più alla nostra vocazione, per essere nel mondo annunciatori e testimoni coraggiosi del Vangelo secondo l’esempio di san Francesco.

Paola Braggion [Ministro Nazionale O.F.S. Italia]