Incontro formatori OFS Liguria
Ricordi di una giornata “speciale”
Il 27 ottobre 2019 a Genova si è svolto l’incontro regionale dei formatori liguri dell’OFS presieduto dalla ministra regionale Fiorella Patanè ed assistita dalle consiglieri relatrici Gabriella e Marina e dagli assistenti spirituali padre Stefano Lovato e padre Gianfranco Jacopi.
I lavori sono iniziati alle ore 10:00 dopo una calorosa accoglienza verso tutti i partecipanti e sono proseguiti al mattino sulla formazione degli iniziandi e dopo la Santa Messa c’è stato un momento di condivisione fraterna con varie prelibatezze. Alle ore 14:00 sono ripresi i lavori sulla formazione permanente anche questa seguita da numerosi interventi.
L’incipit ai lavori è stato introdotto da Fiorella sottolineando che la formazione implica la conversione dei cuori; la conversione è quotidiana infatti in ogni momento della nostra vita, caratterizzato dal libero arbitrio, si sceglie tra il bene e il male.
DISCERNERE: questo verbo è stato il perno attraverso il quale padre Stefano Lovato ha promosso la riflessione. Se non c’è discernimento la scelta del Bene è faticosa e dunque è importante impare a discernere.
Nei dizionari il significato di discernere significa avere la capacità di vedere chiaro con la vista e i cinque sensi e con l’intelletto.
Vivere nel mondo e stare dalla parte di Dio implica imparare a distinguere e a riconoscere il Bene dal male.
Prendiamo coscienza che nel nostro cuore alberga il Paraclito e satan. Satan è l’istanza demolitrice che ci denigra e ci accusa per rimanere impantanati nell’insicurezza e nella passività.
Il nostro essere è fatto così, ma da esseri liberi possiamo ascoltare il Paraclito o satan.
La rassicurazione di padre Lovato è stata confortante perché anche dopo aver detto “sì” a Gesù la difficoltà della scelta migliore intrappola, ma ci si può sempre risollevare, basta volerlo se diamo ascolto allo Spirito Santo.
Gli interventi sono stati molteplici ed interessanti, in sintesi:
La scelta non sempre è ovvia ed immediata perché la realtà non è sempre di facile interpretazione.
Per rimanere ancorati al Vero Bene, al Sommo Bene, chiediamoci spesso: “Io abito in Gesù?”.
Abitare il mondo restando sempre ancorati in Gesù.
Questa unione può darcela la preghiera assidua, il silenzio… l’incontro individuale con Dio è personale, è unico, è poesia, è amore, è gioia, è sazietà… non si può descrivere.
Restiamo vicini ai Sacramenti e partecipiamo assiduamente alla Liturgia.
La preghiera ci rende più forti nella fede, la Grazia di Dio illumina i nostri cuori e ci addita tutte le nostre fragilità e manchevolezze che altrimenti non vedremmo.
La relatrice, dopo aver sottolineato l’importanza della preghiera, ci porta a riflettere sul valore della relazione rispettosa e fraterna con tutti indistintamente, da sviluppare in modo concreto e genuino attraverso “il fare le cose insieme”. Non idealizziamo la fraternità come un luogo ove tutto va sempre bene, è impossibile ed è umano che ci siano diversità di vedute o malumori, l’importante non fare pettegolezzi, ma è opportuno imparare a dialogare apertamente per costruire insieme.
La figura del formatore non è colui che dispensa ricette miracolose bensì si mette in cammino con i fratelli e le sorelle per la quotidiana conversione del cuore, ma è importante avere un formatore che testimoni una fede salda e certa e un profondo amore per Gesù che attiri e coinvolga.
Per la formazione permanente nelle fraternità è un valido strumento avere l’abbonamento alla rivista FVS redatto dal Consiglio nazionale; ciò permette a tutte le fraternità di seguire un medesimo filo conduttore; il percorso formativo è triennale ed è iniziato lo scorso anno.
Ogni mese si riceve una traccia di formazione attraverso l’Ascolto della Parola, in Ascolto di Francesco e Chiara, la Chiesa insegna.
L’anno scorso si è affrontato il tema “Il Vangelo del desiderio”, quest’anno si affronta “Il Vangelo dell’incontro” e il prossimo anno quello di accorciare le distanze.
Infine, dopo ampia discussione sul tema è stato consegnato un questionario e che possiamo utilizzare anche nelle nostre fraternità.
Monito conclusivo:
– avere coscienza di poter fare di più;
– facciamo quel che possiamo;
– coraggio e senza paura perché anche i formatori sono in formazione continua.
Adriana Cigna [Fraternità O.F.S. Imperia Oneglia]