Assisi – Porziuncola
Con il termine “Porziuncola” si deve intendere ciò che, in termini catastali, oggi si indica con la parola “particella”, cioè una piccola parte di un più ampio territorio. Il nome Porzucle compare per la prima volta in un atto notarile dell’archivi della cattedrale di Assisi, risalente al 1045.
La Porziuncola era di proprietà del monastero di San Benedetto al Subasio. Nell’appezzamento era compresa anche la chiesina dedicata all’Assunta, detta anche di Santa Maria degli Angeli. Quando il Santo vi giunse agli inizi del 1200, era circondata da una selva di querce e giaceva in uno stato di totale abbandono. Francesco la riparò con le sue mani, tra il 1207 e il 1208.
Fu qui che, il 24 febbraio 1208, si era precisata la sua scelta di vita, leggendo la parola di Gesù: “Andate… annunciate che il Regno dei cieli è vicino; non procuratevi né oro né argento né bisaccia; gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date”. Francesco ne fu folgorato e pieno di gioia disse il suo sì più grande a Dio: “Questo è ciò che voglio, questo è ciò che desidero fare con tutto il cuore!”. Subito i sciolse dai piedi i calzari, abbandonando il suo bastone, accontentandosi di una sola tunica a forma di croce e sostituendo la cintura con una corda.
In questo luogo si stabilì con i suoi primi compagni, dopo essere stato scacciato da Rivotorto, costruendo una piccola rifugio fatto di paglia, vimini e fango: qui l’Ordine Francescano conobbe l’umiltà degli inizi e la gioia di una crescita inaspettata; qui, nella notte della domenica delle Palme del 1211, Francesco accolse Chiara di Offreduccio e la consacrò al Signore; qui si tennero i primi “Capitoli generali” ai quali partecipavano tutti i suoi frati e in cui si prendevano le decisioni più importanti.
Qui, in una notte di luglio del 1216, gli apparvero Cristo e la Vergine Maria; da essi riuscì ad ottenere la promessa straordinaria che, lungo i secoli, quanti si fossero recati a pregare nella Porziuncola, avrebbero ottenuto la completa remissione delle loro colpe: è il “Perdono di Assisi”.
Qui, ritorna gravemente malato, vivendo i suoi ultimi giorni con un’intensità spirituale e una tenerezza struggente per i suoi frati, per Chiara e le sue sorelle, per le persone a lui più care (Fonti Francescane 508-514) e, infine vi muore la sera del 3 ottobre 1226.
Nel XVI secolo, per volontà di Papa Pio V, al fine di custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di san Francesco, venne avviata la costruzione dell’attuale Basilica di Santa Maria degli Angeli, su disegno di Galeazzo Alessi e la supervisione Giacomo Barozzi da Vignola: i lavori durarono dal 1569 al 1679.